Come creare un algoritmo che renda lo scrittore protagonista dello spettacolo del contenuto e faciliti le ricerche dei navigatori web (ovvero il core business dei motori di ricerca)?
Google sta cercando di rispondere a queste domande con una strategia complessa che viene chiamata Author Rank.
Il motore di ricerca di Mountain View dovrebbe unire al sistema di classificazione delle pagine web (Page Rank), un sistema di classificazione degli autori sul web.
Grazie a Google+.
Con il markup authorship.
Non proprio, perché se ad oggi la Autorship e Google+ sono realtà l’Author Rank è ancora un’idea alla quale si tende, ma che potrebbe anche non essere realizzata.
Il punto è che non conta.
Nel corso degli ultimi 7 anni o giù di lì, ci sono stati 2 diversi approcci alla SEO.
Un approccio è stato quello di usare le più svariate tecniche automatiche per aggirare l’algoritmo (Black Hat SEO).
L’altro approccio è stato quello di creare contenuti di qualità, ottenere link naturali e segnali di condivisione sociale, concentrandosi sulle persone (White Hat SEO).
Noi, per prepararci a questo nuovo modo di classificare i testi sul web, cerchiamo di capire come dare autorevolezza al nostro profilo e migliorare la nostra visibilità online come autori.
Seguendo queste linee guida non abbiamo bisogno di sapere quando e se uscirà l’Author Rank, perché saremo già autorevoli. E l’autorevolezza è quello che ricercano sia i navigatori web sia Google stesso, non credete?
Esploratore convinto di percorsi di significazione e conversione. Ama dipingere immagini forti battendo le dita sulla tastiera del Mac. Umile scribacchino del web con la fissa per la formazione, quella che non finisce mai.
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